Windows 7 è arrivato ufficialmente a fine vita
Arriva un momento in cui il software che utilizziamo, per diverse ragioni, termina la sua vita operativa. La motivazione principale è che a seguito dell’implementazione di “nuove tecnologie” risulta impossibile continuarne lo sviluppo e pertanto diventa obbligatorio il passaggio ad una nuova “piattaforma”.
Microsoft si è impegnata a fornire 10 anni di supporto tecnico per Windows 7 quando è stato rilasciato il 22 ottobre 2009. Questo periodo di 10 anni è ormai terminato e Microsoft ha interrotto il supporto di Windows 7 in modo da potersi concentrare sul supporto di tecnologie più recenti e di nuove esperienze. Link alla pagina
Cosa significa termine del supporto
Significa che a partire dal 15 gennaio 2020, Microsoft non fornirà più ai clienti alcuna forma di supporto, per tutte le edizioni disponibili. Microsoft non rilascerà più alcuna patch per Windows 7, neppure per sanare problematiche di sicurezza.
Cosa Fare?
In questo caso mi sento di dire che dipende molto dalla situazione. Bisogna per forza valutare attentamente i pro e i contro. Possiamo trovarci di fronte ai seguenti casi:
1 – Disponiamo di una macchina datata e quindi non vale la pena fare l’upgrade perchè alcuni drivers sono incompatibili. (caso molto raro). In questo caso il problema non si pone perchè dovendo sostituire la macchina su quella nuova ci sarà già Windows 10.
2 – Disponiamo di una macchina datata e quindi approfittiamo dell’occasione per sostituirla con una più performante che ci permetterà di sfruttare tutte le potenzialità del nuovo sistema e sulla quale è già installato Windows 10. Anche in questo caso il problema non si pone.
3 – Disponiamo di una macchina relativamente nuova, perfettamente compatibile con Windows 10 per cui vale la pena eseguire il passaggio.
Caso 3 – Aggiornare la macchina a Windows 10
Prendiamo in considerazione il caso in cui disponiamo di una macchina sicuramente “aggiornabile” a Windows 10. Parliamo di Computer sia desktop che portatili con Windows 7 che però una volta aggiornati potrebbero andare avanti (a livello hardware) ancora del tempo e quindi sarebbe un peccato e uno spreco dover spendere soldi per acquistare una macchina nuova, solo per il fatto che il sistema operativo viene dismesso.
Se la macchina in questione è ancora in buone condizioni si può di procedere in questo modo:
Creare un’immagine del sistema (backup del sistema) con la configurazione di Windows 7 e salvarla su un server NAS o su una cartella condivisa in rete o più semplicemente su un hard disk usb. Per questa operazione si possono utilizzare sistemi come Acronis o AOMEI Backupper etc. con i quali si potrà creare un immagine che permette il ripristino completo del sistema in caso di problemi.
Eseguiamo il vero e proprio aggiornamento:
Sebbene l’offerta di aggiornamento gratuito a Windows 10 (a partire da copie di Windows 7 e Windows 8.1) sia terminata dopo un anno dalla data di lancio della prima versione di Windows 10, è ancora possibile passare alla più recente versione del sistema operativo senza nessun costo di licenza aggiuntivo tramite l’assistente di aggiornamento di Windows o con l’utilità Media Creation Tool.
Un altro modo per aggiornare la macchina, in questo caso anche a livello hardware (se sul nostro pc è presente un disco meccanico) è quello di clonare il disco (sempre tramite sistemi tipo Acronis o AOMEI Backupper) su un SSD. Installare l’SSD sul dispositivo e testare che il sistema si avvi correttamente. Successivamente aggiornare a Windows 10 con i metodi sopra menzionati. Se dovesse andare storto qualche cosa ho sempre il disco meccanico con la copia di tutto, compresi i dati, per ripristinare il sistema.
Ti serve assistenza tecnica per eseguire l’upgrade? Contattaci per avere un preventivo gratuito. Disponiamo di diverse soluzioni testate e sicure.